La Murgia, il nostro territorio
Il vigneto più grande si trova sul crinale di due zone geologiche risalenti al Mesozoico tipiche della Murgia: calcareniti di Gravina e calcare di Altamura, ricche di scheletro con rocce affioranti e strato superiore di terre rosse dello spessore variabile da 5 a 30 cm. La geologia di entrambe le zone è caratterizzata da profonde fratture, ciò porta ad assenza di ristagni idrici e marciumi radicali, minori problematiche di attacchi fungini, riduzione del fabbisogno di protezione della pianta che comunque, quando serve, avviene con agenti biologici a livello fogliare.
Lo scheletro superficiale, inoltre, garantisce uno schermo termico ai raggi solari evitando durante le ore più calde il surriscaldamento delle radici con conseguente benessere dell’intera pianta. L’ostilità del substrato ostacola in modo naturale l’eccessiva produttività e vigoria delle piante con inevitabile maggior concentrazione nel frutto. Il fittissimo sesto d’impianto (0,7×2 metri) con la presenza di circa 7.200 ceppi per ettaro, consente di ottenere produzioni di 400-600 grammi per pianta mantenendo comunque produzioni che, a seconda dell’annata, risultano comprese tra 40 e 50 ql/ha . Il vigneto, con esposizione nord – sud e con posizione dominante rispetto ai terreni circostanti, beneficia dell’effetto dei venti di tramontana e infatti difficilmente sono riscontrabili sui grappoli muffe o altri attacchi fungini. Il nome Pietraventosa nasce appunto dall’unione della pietra e del vento.